Poetry in motion: L’Orso e la Cicogna

“Vorrei non essere mai atterrata sullo sperone dove sedevi

pensoso, lontano.

Il dolore mi acceca, separarsi è l’affanno

a cui non ero pronta.

Ma che cosa posso fare?

Nata non sono per le tue rocce.”

“Vorrei che tu non fossi mai atterrata sul mio sperone

Vorrei che tu non ti fossi mai avvicinata alla mia pelliccia

Hai aperto varchi nel mio cuore

Che non potrò più chiudere.

Ma che cosa posso fare?

Nato non sono per solcare le tue nubi.”

“La tua anima è un canto che non voglio smettere di ascoltare

Mi hai protetta nell’estate

Ma mi rendi libera per l’inverno

I regni celesti desiderano essere attraversati

Lascio a te tutto ciò che ho

Ti sentirò nei venti favorevoli e avversi.”

“Regina delle nubi, raccontami la geografia

Dei tuoi voli, nei tuoi domini di pace

La tua anima è pure un canto,

Ma la mia anima è la tua anima

E insieme è un concerto

Che nessuno può spegnere.”

“Ti sentirò nelle fronde

Sentirò la tua voce negli alti e vasti regni

Nelle innumerevoli vite che ci attendono

Nella ruota che gira

Sogno di rinascere, io donna, tu uomo

E avere un corpo per poter fare l’amore.”

“Non abbandonarmi mai, regina

Vibra con me in altre vite

Nelle innumerevoli vite che ci attendono

Nella ruota che gira

Sogno di rinascere, io uomo, tu donna

E avere un corpo per fare l’amore.”

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